cibo base
loc. s.le m. Cibo fondamentale del sistema alimentare di una nazione o di una popolazione. ◆ L’«injera» è il cibo base dell’Etiopia, al quarto posto tra i popoli più poveri del mondo. È una sorta di grande focaccia bucherellata fatta di «teff», un cereale che viene impastato con acqua e sale. (Osservatore romano, 23 giugno 2001, p. 11, In Italia) • Dopo un’abbondante colazione a base di fave, il cibo base della dieta sudanese, decidiamo di andare verso la periferia ed oltre, evitando accuratamente i posti di controllo della polizia, laddove il clima torrido del deserto ti toglie il respiro. (Gino Barsella, Stampa, 20 marzo 2004, Tuttolibri, p. 11) • L’International Food Policy Research Institute di Washington calcola che la sola corsa dell’agricoltura ai biocarburanti, da qui al 2010, farà crescere i prezzi del granturco del 20 per cento, della soia del 26 per cento, del grano dell’11 per cento, della manioca (il cibo base in Africa e in Sud America) del 33 per cento. (Maurizio Ricci, Repubblica, 20 luglio 2007, p. 1, Prima pagina).
Composto dal s. m. cibo e dal s. f. base.
Già attestato nella Repubblica del 22 ottobre 1985, p. 12, Inchieste (Guido Vergani).
V. anche alimento base.