ciecopacifista
(cieco-pacifista), s. m. e f. (iron.) Chi sposa la causa pacifista senza il vaglio della ragione. ◆ Quando vi definiscono integralisti, ciecopacifisti, riesce a giustificarlo? «Chi muove la guerra ha ovviamente interessi politicoeconomici, ma chi alla guerra non si oppone semplicemente non sa abbastanza che cos’è. Il nostro no non è ideologico, è no a quello che vediamo. Sul tavolo operatorio dei nostri ospedali non c’è quasi mai un combattente. Non è solo morti e mutilati innocenti, ma è la spirale dell’odio che innesta: bombe, autobombe, missili, kamikaze. Bisogna parlarne, spiegare, ragionare, chi non ha visto non immagina» [Teresa Strada intervistata da Francesca Floriani]. (Repubblica, 3 aprile 2004, Milano, p. XI) • Questa ferocia -- una ferocia che esulterebbe per lo sterminio di milioni, o anche centinaia di milioni di infedeli, di nemici di Allah -- è ormai servita da una tecnologia a portata di mano. […] Di tutto questo i cieco-pacifisti che appendono bandiere e dimostrano in piazza non sanno ovviamente nulla. Non sanno che i dieci grammi di tossina botulinica li possono mandare tutti al cimitero. (Giovanni Sartori, Corriere della sera, 11 ottobre 2004, p. 1, Prima pagina) • perché invocare la censura per chi ha espresso l’opinione che si vuole criticare e demolire? Perché, anziché incrociare polemicamente le armi argomentative, ci si scandalizza per il semplice fatto che le idee con cui polemizzare siano state espresse e addirittura pubblicate? Vittorio Agnoletto, per esempio. Comprensibilmente contrariato perché sul «Corriere della Sera» Giovanni Sartori lo aveva incluso in un elenco di «cieco-pacifisti», per di più «micro-cefali», il leader no-global scrive all’«Unità» per rispondere per le rime. Giusto. Sacrosanto. Poi però Agnoletto si fa prendere dal crampo censorio e prorompe indignato: «meraviglia che un giornale come il Corriere della Sera ospiti un articolo con un simile linguaggio». (Pierluigi Battista, Stampa, 18 ottobre 2004, p. 28, Società e Cultura).
Composto dal s. m. e agg. cieco e dal s. m. e f. e agg. pacifista.
V. anche ciecopacista.