cilecca
cilécca s. f. [prob. dal ted. schleck!, espressione di scherno nei dialetti bavaro-austriaci]. – 1. fam. tosc., ant. Burla consistente nel ritirare all’ultimo momento la mano con la quale si porge qualcosa; estens., promessa non mantenuta; fare c. a qualcuno, deluderlo: speranza, che mi ha fatto c. tante volte (Giusti). 2. Più com., anche fuor di Toscana, far cilecca, fallire, mancare di effetto, detto di un’arma da fuoco, quando all’atto dello sparo si verifica uno scatto a vuoto e il colpo non parte: il fucile mi ha fatto c. e il colombaccio è fuggito via; per estens., non riuscire nello scopo: gli ho chiesto una somma in prestito ma ho fatto c.; anche, venir meno: le gambe gli facevan c. (Pea); pop., volg., fare c., con riferimento a una mancata prestazione sessuale.