cimento
ciménto s. m. [lat. caementum: v. cemento]. – 1. ant. a. Mistura usata un tempo dagli orafi per purificare o saggiare i metalli preziosi. b. L’operazione stessa del purificare e saggiare: al c. si conosce il vero oro (Leonardo); quindi in genere esperienza, saggio, analisi. Venne di qui il nome all’Accademia del Cimento, fondata a Firenze nel 1657 da Leopoldo de’ Medici per lo studio delle scienze fisiche. 2. fig. Prova pericolosa, rischio: tentare il c. delle armi; essere, mettersi, trovarsi in un grave c.; anche dura prova morale: sentimenti d’un animo provato dal lungo c. della vita (I. Nievo). Più com. nelle espressioni mettere, porre a c., arrischiare, esporre a pericolo: non mettere a c. la tua vita; o mettere a dura prova, sfidare, provocare: una richiesta, la quale avrebbe messa quella benevolenza a un gran c. (Manzoni); non mettete l’altrui generosità a troppo duro c. (Tommaseo); se mi mettono a c., vedranno di che cosa sono capace. 3. Nella scienza delle costruzioni, il termine è usato talvolta col sign. di sollecitazione: c. dinamico.