cimitero
cimitèro (ant. e poet. cimitèrio, ant. ceme-tèr[i]o) s. m. [dal lat. tardo coemeterium, gr. κοιμητήριον «dormitorio, cimitero», der. di κοιμάω «mettere a giacere»]. – 1. a. Luogo destinato alla sepoltura dei morti sia per inumazione sia per tumulazione (detto anche, quando indica i cimiteri dei cristiani, camposanto): i viali, le tombe, la cappella del c.; c. monumentale, con sepolture costituite in genere da cappelle e monumenti; c. di guerra, in cui sono riunite le salme dei soldati caduti in guerra o in determinate zone di combattimento. b. Per estens., luogo dove si sotterrano o si ammassano resti di animali morti (c. degli elefanti, ecc.), o quello dove si raccolgono e abbandonano oggetti fuori d’uso (il c. delle automobili). c. Locuzioni fig.: essere sulla soglia del c., essere vicino a morire; fare un c., fare una strage. 2. fig. Luogo silenzioso, abbandonato: durante lo sfollamento la città era un cimitero.