cinematografo
cinematògrafo s. m. [dal fr. cinématographe (nome brevettato nel 1893), comp. del gr. κίνημα «movimento» e tema di γράϕω «descrivere»]. – 1. Procedimento che permette di rappresentare il movimento grazie alla proiezione su schermo di una successione di immagini fotografiche positive con una frequenza molto rapida; quindi anche l’arte e l’industria che realizza film cinematografici, spec. in riferimento alle fasi iniziali: gli albori del c.; l’avvento del cinematografo. 2. non com. Il locale adibito alla proiezione di pellicole cinematografiche per il pubblico: andare al c.; i c. del centro; un piccolo c. di periferia. Con questa accezione, più spesso cinema, e sala cinematografica o sala di proiezione, che indicano però in senso stretto la sala dov’è lo schermo e dove siedono gli spettatori. 3. fig. Scena, episodio della vita reale in cui i fatti si svolgano con successione rapida e tumultuante o con effetti umoristici, come in certi film comici: era un c. vedere come i tre si azzuffavano; anche di luogo dove ci sia confusione e poca serietà o un affannato viavai di gente: un ufficio che è un vero cinematografo.