cinese
cinése agg. e s. m. e f. – 1. Della Cina: storia, letteratura, arte c.; padiglione alla c., chiosco; ombre c., gioco di ombre fatte con le mani su una parete; piatto c., strumento musicale a percussione che fa parte della batteria (v. piatto2); foresta c., sottotipo di foresta tropicale che si sviluppa in un clima caratterizzato da piogge estive abbondanti, senza stagione completamente secca (Cina, Giappone, Messico, Ande, Australia, Nuova Zelanda, ecc.), ed è costituita da conifere, magnolie, camelie, palme, bambù, felci. Come s. m. e f., abitante, originario o nativo della Cina, cittadino della Repubblica Popolare Cinese. Come s. m., il cinese, la lingua parlata dai Cinesi, costituita da un complesso di dialetti parlati nelle diverse regioni, ma uniforme come lingua scritta in tutto il territorio nazionale: è una lingua monosillabica, formata cioè di monosillabi che spesso si riuniscono in bisillabi dando luogo a parole composte, con significato che può essere diverso da quello dei singoli componenti; a differenziare il significato dei monosillabi contribuisce inoltre il caratteristico fenomeno dei «toni» o modulazioni della voce. Scrittura c., scrittura ideografica, con circa 40.000 ideogrammi, di cui però nella lingua scritta sono in uso non più di 8-9 mila. 2. Comunista c. (o assol. cinese s. m. o f.), comunista simpatizzante per la linea politica della Repubblica Popolare Cinese al tempo di Mao Tse-tung. ◆ Dim. cinesino s. m. (f. -a), bambino cinese (per un’altra accezione, v. cinesino).