cinetico
cinètico agg. [dal gr. κινητικός, der. di κινέω «muovere»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda il movimento. In biologia, nucleo c., lo stesso che cinetonucleo e sinon. di blefaroplasto. In meccanica, di grandezze o di proprietà inerenti al moto e di solito aventi stretta connessione con questioni non solo cinematiche ma anche dinamiche: energia c.; momento c., ecc. (con riferimento ad aspetti puramente geometrici di un moto, è usato di preferenza l’agg. cinematico). In idraulica, altezza c., in una corrente di liquido che si muove in regime permanente, il rapporto tra il quadrato della velocità media della corrente e il doppio dell’accelerazione di gravità (rappresenta l’energia cinetica dell’unità di peso del liquido in movimento). Arte c. (o arte del movimento), forma d’arte diffusasi intorno agli anni ’60 del Novecento negli Stati Uniti d’America e in Europa, basata sulla produzione di oggetti in movimento (oggetti semoventi, o messi in moto da meccanismi, oppure dagli spettatori, o in cui l’effetto visivo del movimento è dato dallo spostamento dello spettatore nei riguardi dell’opera); spesso prodotta in multipli, si serve, oltre che di effetti ottico-luminosi, anche di forme sonore. 2. Relativo alla cinesi nel sign. etologico: reazione c.; orientamenti, comportamenti cinetici. Analogam., nei varî composti: fotocinetico, termocinetico, ecc. (rispettivam. da fotocinesi, termocinesi, ecc.).