cinopopolare
agg. Cinese; che vive o proviene dalla Repubblica popolare cinese. ◆ I «conigli» e le «anatre» -- come i passatori cinesi chiamano i connazionali trafficati, mentre i poliziotti diventano dispregiativamente i «cani» -- non vengono ammassati solo in centri di smistamento balcanici. Alle rotte tradizionali se ne è aggiunta -- la scoperta è recentissima e targata Milano -- una nuova: quella, «africana», che ha come penultimo passaggio la Costa d’Avorio e con contempla trasferimenti per mare. Lo hanno appurato e documentato nelle scorse settimane -- ed è la prima volta che avviene, da parte di organismi investigativi europei -- i detective della Terza sezione della Mobile, dal 25 giugno impegnati a capire come e perché un giovane «cinopopolare» appena sbarcato in Italia è morto all’ospedale Fatebenefratelli. (Lorenza Pleuteri, Repubblica, 13 agosto 2000, Milano, p. V) • Come spiega un rapporto del ministero dell’Interno, la criminalità cinese «si avvale dell’associazionismo commerciale cinopopolare attraverso cui controlla le iniziative dei connazionali». (Roberto Schena, Padania, 30 dicembre 2004, p. 9, Inchiesta).
Composto dal confisso cino- all’agg. popolare.