cipria
cìpria s. f. [in origine agg., polvere cipria, cioè di Cipro, con riferimento a Venere (v. ciprio)]. – 1. a. In cosmetica femminile, miscela profumata, e colorata in varie gradazioni di tinta, di polveri finissime, dotata di adesività (per il contenuto di sostanze colloidali, come, per es., l’amido), potere coprente (per il contenuto di pigmenti, come il carbonato di zinco o il solfato di bario), e potere assorbente per l’untuosità della pelle (per il contenuto di talco, amido, ecc.), usata per il trucco del viso e del collo: c. in polvere; mettersi, darsi la c.; c. compatta, polvere compressa, di consistenza solida, usata per ritoccare il trucco. b. In funzione di agg. invar., tonalità tenue di un rosa biancastro: calze color c.; un abito rosa cipria. 2. Polvere bianca, usata nel sec. 18° per spolverizzare le parrucche.