circo
s. m. [dal lat. circus «circonferenza, orbita; circo»] (pl. -chi). – 1. Edificio a pianta allungata, con uno dei lati brevi semicircolare e l’altro rettilineo, destinato, nel mondo romano, alle corse dei carri, alle lotte dei gladiatori e, in genere, a spettacoli di massa; era costituito da una parte centrale (arena) circondata da gradinate riservate agli spettatori. 2. C. equestre (o semplicem. circo), complesso mobile costituito da una serie di attrezzature smontabili, nel quale, oltre a spettacoli equestri, si fanno esibizioni di acrobati, di pagliacci, di animali ammaestrati, di bestie feroci, ecc.; anche la compagnia stessa che dà tali rappresentazioni: il direttore del c.; è arrivato il c. in città; il c. ha levato le tende; era fuggito uno dei leoni appartenenti al circo. 3. In geografia: a. C. glaciale, nicchia ad anfiteatro, dovuta a esarazione glaciale, scavata sui fianchi dei monti (c. di monte) o all’origine delle valli (c. di valle), avente per lo più pareti molto ripide, fondo poco inclinato, con soglia rialzata sostenente uno o più bacini lacustri (lago di c.) o una conca palustre; dalla fusione di più circhi di monte contigui, si può passare ai circhi di vallone e di valle, che spesso ospitano una massa glaciale (ghiacciaio di circo). b. C. di raccolta (o c. alimentare o bacino collettore), la parte superiore di un ghiacciaio, nella quale le nevi si accumulano e si trasformano poi in ghiaccio granulato o in ghiaccio bolloso. 4. C. lunare, caratteristica formazione anulare che si osserva sulla superficie della Luna e di cui i crateri sono un tipo particolare.