circonflesso
circonflèsso agg. e s. m. [part. pass. di circonflettere; cfr. lat. circumflexus part. pass. e agg., che in epoca tarda ebbe anche il sign. gramm.]. – 1. agg. Piegato in cerchio, arcuato. 2. Accento c. (o semplicem. circonflesso, s. m.): segno grafico (rappresentato con la forma ᾿ e talora, nel greco antico, ˜) indicante in origine quell’aspetto del tono, proprio del greco, in cui all’ascesa della voce segue la discesa, nella stessa vocale (sempre lunga) o dittongo. In francese, il circonflesso è usato per ricordare una lettera caduta in una fase storica precedente o per indicare il valore particolare di una vocale (âne, mûr, prêt). In italiano, ha funzioni puramente ortografiche e di uso non assoluto; può essere adoperato per indicare la contrazione in una sola -i del plur. dei nomi o agg. in -io atono (per es. oratorî pl. di oratorio, varî pl. di vario, ecc., che si scrivono però anche oratorii o oratòri o oratori, varii o vari, ecc.), o altre contrazioni della lingua ant. o poetica (per es. fûr = furono, tôrre = togliere, côrre = cogliere e sim.); più di rado per distinguere parole di uguale grafia (per es. côrso «della Corsica», ma più spesso còrso, di fronte a corso part. pass. di correre). 3. agg. In anatomia: a. Arteria c. cardiaca o atrio-ventricolare, ramo dell’arteria coronaria sinistra, che si distribuisce alle pareti dell’atrio e del ventricolo sinistro. b. Arteria c. iliaca, ramo dell’arteria iliaca che si distribuisce ai muscoli addominali e al muscolo iliaco. c. Arterie c. omerali, rami dell’arteria ascellare, distinti in anteriore e posteriore, che si distribuiscono all’articolazione della spalla e al deltoide. d. Nervo c. (o ascellare), una delle branche terminali del plesso brachiale, di natura mista, che innerva con la parte motoria i muscoli piccolo rotondo e deltoide, con la parte sensitiva l’area cutanea del moncone della spalla.