classifica
classìfica s. f. [der. di classificare]. – Il classificare, l’essere classificato. È originariamente sinon. di classificazione, sostituitosi a questo in alcune accezioni specifiche: 1. a. Nel linguaggio sport., graduatoria dei partecipanti a una gara: c. individuale, per squadre, per nazioni; c. generale, assoluta, per categorie; c. di campionato, ecc. b. Nel linguaggio burocr., elenco in ordine di merito dei partecipanti a un concorso e sim. (più comunem. detto graduatoria): la c. dei vincitori del concorso a cattedre; essere il primo, l’ultimo in classifica. c. Graduatoria: la c. dei libri più venduti. 2. Nella terminologia scolastica: a. Giudizio favorevole col quale una commissione esaminatrice, o il consiglio di classe, ammette un candidato esterno, che abbia sostenuto un esame con esito negativo (e non ne abbia già di per sé diritto), a frequentare la classe immediatamente inferiore a quella alla quale aspirava. b. non com. Punto di merito dato a un alunno (si dice piuttosto classificazione o, più spesso, voto). 3. Nel linguaggio milit., c. di segretezza, indicazione del grado di riservatezza o di segretezza di un documento, di un argomento, di un mezzo, ecc.