clausola di coscienza
loc. s.le f. Istituto che regola la possibilità di esercitare un’obiezione di coscienza. ◆ Con un documento a lungo studiato e mediato, il Comitato Nazionale di Bioetica ieri ha ratificato il diritto per i medici ad esercitare la «clausola di coscienza» nel prescrivere il farmaco che dopo un rapporto a rischio impedisce l’insorgere di una eventuale gravidanza. (Maria Novella De Luca, Repubblica, 29 maggio 2004, p. 26, Cronaca) • In sostanza, «pur riaffermando con forza il diritto del medico alla clausola di coscienza prevista all’articolo 22 del Codice deontologico», i vertici dei camici bianchi italiani non possono non richiamare l’attenzione sull’obbligo, previsto dallo stesso codice, per il medico di «fornire al cittadino ogni utile informazione e chiarimento». (Flavia Amabile, Stampa, 24 febbraio 2008, p. 2).
Espressione composta dal s. f. clausola, dalla prep. di e dal s. f. coscienza.
Già attestato nella Repubblica del 12 dicembre 1990, p. 14.