clean sheet
loc. s.le m. inv. Nello sport, e in particolare nel gioco del calcio, gara conclusa senza subire reti; usata anche come loc. agg.le sempre posposta. ♦ Le statistiche dicono che solo in un terzo dei casi in 35 anni di coppe chi partiva dallo 0-0 in casa s'è qualificato, ma quelle più recenti dicono pure che il Chelsea ha finito 28 gare «clean sheet», immacolato, e che avrà sicuramente la miglior difesa nella storia del campionato inglese. (Emilio Marrese, Repubblica, 3 maggio 2005, p. 57, Sport) • È il Bayern Monaco la squadra ad aver accumulato il maggior numero di 'clean sheet', cioè ad essere riuscita a mantenere più volte la propria porta inviolata. I bavaresi precedono Barcellona, Juventus e Saint Etienne. (Goal.com, 10 febbraio 2015) • Il numero 39 granata [Salvatore Sirigu, ndr] nella vittoria per 2-0 sul Milan ha mantenuto la propria porta imbattuta, per la quindicesima volta in questo campionato di serie A, un autentico primato nella categoria "clean sheet" tanto cara agli appassionati di Fantacalcio. (Paolo Pierangelo, Fantagazzetta.com, 30 aprile 2019, Approfondimenti).
Espressione ingl. tipica del gergo giornalistico e sportivo che significa 'rete (porta) inviolata' (alla lettera 'lenzuola pulite').