cleavage
s. m. inv. Partizione tra due fronti distinti o contrapposti; divisione, spaccatura. ◆ Tante le sigle, ma ancora più significativa - al di là dei risultati che verranno - è l’intenzione dichiarata: quella di passare da un vecchio cleavage che vedeva una "contrapposizione netta tra il sistema d’impresa e il mondo dei lavoratori" alla presa d’atto che grande industria e piccola impresa hanno interessi diversi. Con la seconda “sotto ricatto costante di un sistema sindacale non così collaborativo come con la grande industria". (Marco Valerio Lo Prete, Foglio.it, 17 novembre 2009) • Pur nella loro difficile posizione, quindi, oggi i Comuni hanno acquisito, di fatto, una nuova centralità politica, divenendo l'ultimo rifugio della legittimità materiale del potere e presentandosi come i possibili protagonisti di una nuova linea di faglia della politica nazionale, che si sposta dal cleavage classico destra/sinistra (sempre meno decisivo a livello locale) a quello centro/territori. (Carlo Galli, Repubblica.it, 6 maggio 2012, La Parola).
Dall’ingl. cleavage (‘solco, divisione, spaccatura’).
Già attestato nel Corriere della sera del 12 aprile 1999, Prima Pagina (Angelo Panebianco).