cliccocrazia
s. f. (iron.) L’idea di esercitare un potere decisionale diretto votando in internet tramite un clic del mouse, in particolar modo su argomenti e in contesti politici. ♦ Virginia Raggi è palesemente inadeguata al ruolo che ricopre e la scelta di Beppe Grillo di commissariarla, dopo avere meditato a lungo di darle il benservito, non fa altro che certificare il fallimento della cliccocrazia. (Andrea Malaguti, Stampa.it, 18 dicembre 2016, Opinioni) • Per citare le prime quisquilie che vengono in mente, come Di Maio immagina di muoversi su euro, immigrazione e alleanze internazionali, al di là del trasferimento retorico di ogni rogna alla cliccocrazia della Rete? (Massimo Gramellini, Corriere della sera.it, 13 aprile 2017, Edicola) • Conosciamo la situazione di emergenza che si è venuta a creare in buona parte della Sardegna e, decisamente, non facciamo parte di quella "cliccocrazia populista della rete" (parole del presidente della Regione Pigliaru), che manifesta la propria contrarietà nei confronti di questa situazione. (Barbara Mastino, Nuova Sardegna.it, 25 aprile 2017, Sassari) • "Sono i limiti della cliccocrazia, della scelta dei candidati fatta con un tasto del computer" si lamenta il senatore grillino Nicola Morra "non è detto che un metodo del genere garantisca la scelta migliore". (Keyser Soze, Panorama.it, 18 dicembre 2017, Politica).
Composto da clicco, adattamento del s. m. clic, impiegato come una sorta di confisso, con l’aggiunta del confisso -crazia.
Già attestato in Iodonna.it del 22 settembre 2013, come componente del s. f. pluricomposto di tono scherzoso scemo-pluto-cliccocrazia (blog di Laura Rodotà).