Clintoneide
s. f. (iron.) Le gesta di Bill Clinton, 42° presidente degli Stati Uniti d’America, dal 1993 al 2000. ◆ La «Clintoneide» che i fans di Bill e Hillary hanno sempre licenziato come una caccia politica alla streghe, come una crociata della destra irriducibile e bacchettona, comincia ad assumere, nella post-presidenza, una luce ben diversa e molto meno difendibile. (Vittorio Zucconi, Repubblica, 16 febbraio 2001, p. 20, Politica estera) • Hillary l’avrebbe subito gelato, sfoderando il suo spirito pragmatico: «Desidero che vieni a New York o a Long Island per fare campagna elettorale». Bill non se l’è fatto ripetere. Dopo la «Clintoneide», l’instancabile ex presidente si recherà a fare campagna elettorale per la moglie e il suo partito (Alessandra Farkas, Corriere della sera, 29 ottobre 2006, p. 13).
Derivato dal nome proprio (Bill) Clinton con l’aggiunta del suffisso -eide.
Già attestato nel Corriere della sera del 10 gennaio 1999, p. 10 (Paolo Conti).