clone
clóne s. m. [dal gr. κλών κλωνός «germoglio, pollone»; il termine, introdotto in biologia già nel 1903, ha acquisito il sign. attuale verso il 1980]. – 1. In biologia, insieme di organismi o cellule geneticamente uguali tra loro, provenienti dalla moltiplicazione agamica o vegetativa di un solo individuo iniziale. Il concetto è stato poi esteso anche a molecole di DNA o RNA, identiche tra loro in quanto ottenute da un’unica molecola fatta moltiplicare all’interno di batterî o di lieviti dopo averla inserita nei plasmidî o nei batteriofagi. 2. Per estens., dispositivo (spec. di calcolo elettronico), ma anche apparecchio di vario genere, o altro prodotto, che riproduce identicamente un altro, come copia perfetta o con le medesime caratteristiche. Fig., copia fedele, anche con riferimento a persona: è il c. di sua madre; talvolta anche per indicare iron. persona priva di originalità e di autonomia, che ne imita un’altra: è diventato il c. del direttore.