coalizionismo
s. m. L’orientamento, la necessità dei partiti e movimenti politici di aggregarsi in coalizioni. ◆ Le primarie nella Casa delle Libertà per designare i candidati presidenti alle prossime elezioni regionali? «Non è che l’idea ci dispiaccia, ma come si fa a fare dentro una coalizione come la nostra una cosa che nasce e funziona nel bipartitismo? Non sarà un modo per far vincere sempre Forza Italia?» Le riforme da fare «senza braghette»? Tutti temi, quelli lanciati da Marco Follini davanti al consiglio nazionale dell’Udc, a sentire i quali Ignazio La Russa ci manca poco che sbadigli. Sarà l’afa e l’aura delle ferie incombenti? «Ma no, è che sto solo aspettando che, come dire, Marco si ravveda, ecco. Vorrei che riflettesse. Certi atteggiamenti a me sembrano una fase infantile del coalizionismo». (Antonella Rampino, Stampa, 3 agosto 2004, p. 9, Interno) • In realtà non c’è alcun vero o presunto inconveniente dell’attuale pur bastardissimo maggioritario italiano che non ci fosse pure venti o trent’anni fa, con la proporzionale, e che si ripresenterà più o meno identico anche se domani adottassimo nuovamente il sistema elettorale di un tempo. A cominciare dal problema, chiamiamolo così, del coalizionismo. (Ernesto Galli Della Loggia, Corriere della sera, 22 novembre 2007, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal s. f. coalizione con l’aggiunta del suffisso -ismo.