code-sharing
(code sharing), loc. s.le m. inv. Nel trasporto aereo, condivisione di un aeromobile da parte di due o più compagnie alleate, al fine di ampliare l’offerta di destinazioni raggiungibili dall’utenza e di ridurre i propri costi di esercizio. ◆ la compagnia della Magliana [Alitalia] ha ufficializzato ieri, con una nota diffusa insieme a Klm, che la separazione delle attività commerciali integrate sarà ultimata entro il 31 agosto 2000. Dal primo settembre - precisa la nota - sarà interrotta la visualizzazione dei numeri di volo in condivisione, il cosiddetto code sharing. (Sole 24 Ore, 24 maggio 2000, p. 35, Finanza & Mercati) • Grazie a un accordo tra Alitalia e Air France, che operano in regime di code-sharing, è terminata solo ieri l’avventura di 500 viaggiatori, in gran parte turisti francesi, tutti diretti a Parigi e rimasti bloccati all’aeroporto Leonardo Da Vinci. (Giornale, 1° maggio 2004, p. 9, Interni) • Oggi si vola liberamente all’interno dell’Europa, da e verso il Nordamerica. Ma per atterrare nel resto del mondo occorre ancora attenersi ad accordi fra governi che limitano la concorrenza. Il testo della convenzione, che «La Stampa» ha potuto consultare, elenca 63 Paesi, 25 dei quali collegati da Alitalia, altri sei in code sharing con altre compagnie. Di queste 63 destinazioni, ben 32 sono dunque nel «portafoglio» Alitalia senza essere utilizzate. (Alessandro Barbera, Stampa, 9 aprile 2008, p. 23, Economia).
Espressione ingl. composta dal s. code (‘codice’) e da sharing, derivato dal v. to share (‘condividere’).
Già attestato nella Repubblica del 19 marzo 1993, p. 49, Economia, nella variante grafica code sharing.