coesione
coeṡióne s. f. [der. del lat. cohaesus, part. pass. di cohaerere; v. coerente]. – 1. Proprietà dei corpi di resistere a ogni azione che tenda a staccarne una parte dall’altra, in virtù di forze attrattive (forze di c.) derivanti da azioni elettriche fra elettroni e nuclei di atomi o molecole contigui (affini a tali forze sono le forze di adesione). In senso generico, stretta unione fra le particelle di un solido, di un liquido, di un gas, di un materiale a costituzione granulare, ecc. Con riferimento a terreni, è in genere sinon. di compattezza, distinguendosi peraltro una c. vera (mutua attrazione delle particelle del terreno), e una c. apparente, determinata dalle tensioni capillari dell’acqua interstiziale. 2. In botanica, fusione di organi di uno stesso verticillo, sinon. quindi di coerenza. 3. fig. Unità, fusione organica tra elementi di un complesso: la c. tra i soldati di un reparto, tra i militanti di un partito, tra i gruppi politici al governo, tra i sostenitori di un’idea; stretta unità logica: discorso privo di coesione, slegato (diverso da privo di coerenza, contraddittorio). Con accezione partic., in linguistica testuale, la connessione tra le diverse frasi di cui il testo si compone, realizzata con mezzi sia grammaticali (per es., pronomi e congiunzioni) sia semantici (per es., il riferimento a un particolare termine attraverso sinonimi, iponimi e iperonimi o con ellissi facilmente colmabili da parte del ricevente).