cointeressamento
s. m. Coinvolgimento in un’attività per ricavarne degli utili. ◆ nel 1929 gli azionisti Usa erano meno di 10 milioni, mentre oggi -- inclusi gli azionisti indiretti che possiedono quote di fondi comuni e di fondi pensione -- il numero è «esploso» a 150 milioni. Un simile cointeressamento di massa alla buona salute dell’economia è di per sé garanzia di massimo impegno e serietà da parte dei giocatori (le imprese quotate e gli intermediari finanziari), dell’arbitro (la commissione di controllo) e di chi stabilisce le regole del gioco (il Congresso). (Giovanni Palladino, Corriere della sera, 1° marzo 1999, p. 1, Prima pagina) • L’assessore [Piero Gilardino] era già stato citato nella seconda lettera anonima circolata fra Taggia e Sanremo. Si faceva riferimento alla sua presunta partecipazione nella società Borgo San Martino srl, che sta edificando in Regione San Martino, a Taggia, e a suoi non meglio precisati cointeressamenti nei già edificati grattacieli Arma 88, meglio noti come Torri di Colombo. (Marco Preve e Ava Zunino, Repubblica, 18 settembre 2004, Genova, p. II) • La Global service non ci sta ad essere considerata ditta «vicina alla criminalità organizzata». Era dura la relazione della commissione d’accesso prefettizia, avallata dall’alto commissario anticorruzione Achille Serra: ipotizzava lo scioglimento della Asl 5, dove da dodici anni la Global service ha gli appalti nel servizio di pulizia, per infiltrazioni mafiose. […] Si legge nella memoria difensiva: «Ai fini antimafia, una parentela, senza elementi concreti che dimostrino un cointeressamento economico alla società, non è idonea a fondare un giudizio di permeabilità mafiosa della ditta medesima». (Mattino, 21 gennaio 2008, p. 27, Napoli Area Metropolitana).
Derivato dal v. tr. cointeressare con l’aggiunta del suffisso -mento.
Già attestato nella Repubblica del 15 giugno 1986, p. 34, Economia (Vittoria Sivo).