collaboratore
collaboratóre s. m. (f. -trice) [der. di collaborare]. – Chi lavora insieme con altri per la produzione di qualche cosa, o collabora alla realizzazione, allo sviluppo, alla riuscita di un’attività, di un’iniziativa, e sim.: c. d’un giornale (a collaborazione ordinaria o saltuaria: si distingue dal redattore perché non ha stipendio fisso ma è compensato in base a ciò che pubblica); c. di un dizionario; c. del presidente, del commissario; stretto, fidato c.; c. familiare (o domestico), persona che svolge lavori domestici presso una o più famiglie; c. scientifico di case farmaceutiche, il propagandista di medicinali addetto in partic. all’informazione della classe medica. Nel diritto del lavoro, è detto c. dell’imprenditore il prestatore di lavoro subordinato, a qualunque categoria appartenga, e cioè dirigente, impiegato o operaio, e che come tale ha per obblighi principali la fedeltà e la collaborazione con l’imprenditore nell’interesse dell’impresa e della produzione. Nel linguaggio giudiziario e giornalistico, c. di giustizia (detto anche pentito), chi, imputato in processi di terrorismo o di mafia e altre organizzazioni criminali, aiuta l’autorità di polizia o l’autorità giudiziaria nella raccolta di elementi utili alle indagini.