collaboratore scolastico
loc. s.le m. Addetto alla custodia e alle pulizie dei locali scolastici; nuova denominazione professionale del bidello. ◆ In tutto, le assunzioni nelle scuole romane dovrebbero essere almeno 4 mila, 500 600 infatti riguarderanno il personale Ata, gli assistenti tecnici ausiliari. Tra loro molti «collaboratori scolastici», i vecchi bidelli di cui le scuole sono carenti, (Anna Merola, Corriere della sera, 25 giugno 2005, p. 50, Cronaca di Roma) • Il prototipo del superpendolare, che macina almeno un paio di migliaia di chilometri la settimana, all’inizio e alla fine del weekend, è Gennaro Galluccio, da Caserta, 39 anni, sposato, tre figli (il più piccolo tre anni, la più grande tredici), un posto da collaboratore scolastico -- un tempo si chiamavano bidelli poi è iniziata l’era dei neologismi professionali -- in una scuola del centro di Milano, (Paolo Berizzi, Repubblica, 28 giugno 2007, Milano, p. I) • Non basta più il diploma di terza media per partecipare al concorso pubblico che consente di diventare «collaboratore scolastico», asettica dizione moderna che ha soppiantato il più affettuoso «bidello». Ma, comunque lo si voglia chiamare, da ora in poi per iscriversi ai concorsi di accesso alla scuola dovrà esibire almeno un diploma di qualifica triennale. (Stampa, 13 aprile 2008, Alessandria, p. 65).
Composto dal s. m. collaboratore e dall’agg. scolastico.
Già attestato nella Repubblica del 22 luglio 1987, p. 16, Cronaca (Domenico Del Prete).