collaudare
v. tr. [dal lat. collaudare «lodare», comp. di con- e laudare «lodare»] (io collàudo, ecc.). – 1. ant. a. Lodare ampiamente. b. Approvare formalmente una proposta di legge o di deliberazione amministrativa. c. Approvare un lavoro dato in appalto. 2. Procedere al collaudo di costruzioni, macchine, impianti, materiali varî: c. un nuovo tipo di motore; c. un’autovettura; estens. e fig., provare, sperimentare, mettere alla prova: c. un nuovo metodo di produzione, un nuovo sistema di vendita, un’amicizia, la sincerità d’una persona. ◆ Part. pass. collaudato: motore, lavoro collaudato; anche fig., di oggetto, lavoro (manuale o d’ingegno) o anche di persona, che abbia dato ormai di sé buona prova: è un sistema, un metodo (e fig. un cuoco) ormai collaudato.