collimare
v. tr. e intr. [dal lat. mod. collimare, nato da un’erronea lettura, nei manoscritti, di collineare (der. di linea «linea») «dirigere in linea retta; trovare la giusta direzione»]. – 1. tr. a. Far passare per un dato punto, individuato con un segnale (palina, biffa, ecc.), una visuale mobile (linea di mira o asse di collimazione) data da opportuni strumenti ottici (nella collimazione con strumenti topografici si dice che un punto è collimato quando sul suo segnale si sovrappone il filo verticale del reticolo dello strumento). b. Riferito a radiazioni emesse da una sorgente, confinarle in un fascio ben definito, parallelo oppure occupante un determinato angolo solido: c. la luce di una lampada; c. raggi X, neutroni; un fascio ben collimato di protoni. 2. intr. (aus. avere) Coincidere esattamente, sovrapporsi, corrispondersi; anche fig.: le nostre idee non collimano; le sue parole non collimano coi fatti; ciò che mi dici, collima perfettamente con le mie supposizioni.