cologlio
colòġlio s. m. [adattam. del turco qūlōghlū «figlio di schiavo, di giannizzero», divenuto nel tripolino gōrūghlī e nell’algerino qorghlī]. – In Libia, Tunisia e Algeria, spec. al pl., sono così chiamati i discendenti di giannizzeri qui trasferiti dai Turchi e unitisi a donne indigene, berbere o arabe, utilizzati per la difesa oppure come corpo di polizia, spec. durante la dominazione ottomana.