coltello
coltèllo s. m. [lat. cŭltĕllus, dim. di culter «coltello»; cfr. coltro]. – 1. Strumento da taglio, usato come utensile e come arma, formato da una lama d’acciaio innestata in un manico, il quale può essere dello stesso materiale della lama e far corpo con essa oppure di altro materiale (corno, legno, avorio, metallo, plastica, ecc.); c. da cucina, da tavola, da frutta; c. d’acciaio inossidabile; c. fermo, con manico fisso; c. a serramanico, in cui la lama può rientrare nel manico; c. da tasca, detto più spesso temperino, con una o più lame rientranti nel manico; c. a scrocco o a scatto, coltello a serramanico nel quale la lama fuoriesce spinta da una molla azionata con un pulsante posto sull’impugnatura; tagliare, affettare col c.; mettere mano al c., impugnarlo per minacciare o ferire, in una rissa. Non com., c. chirurgico o operatorio, il bisturi. 2. Locuzioni fig.: un c. nel cuore, fatto che reca grave dolore: la morte del figlio è stata un c. nel cuore per quella povera donna; lotta o guerra a coltello, accanita, feroce; avere il c. per il manico (o tenere il c. dalla parte del manico), essere nella condizione più favorevole; avere il (o essere col) c. alla gola, subire una violenza, una minaccia, essere costretti a fare una cosa spiacevole, essere in condizioni disperate; similmente, porre il c. (o stare col c.) alla gola a uno; nebbia che s’affetta col c., fitta; vino, o brodo, minestra che si taglia col c., densi. Nella tecnica edilizia, per coltello, a coltello, di coltello, disposizione di mattoni per ritto nella costruzione di un muro (v. accoltellato); più in generale, disposizione di taglio di una serie di elementi. 3. Con sign. più particolari: nello sci-alpinismo, sinon. di rampante (nel sign. 2 b); c. dell’aratro, il coltro; c. della bilancia, prisma triangolare di metallo o di pietra dura, su cui poggia, nel punto di mezzo, il giogo della bilancia; c. a petto, arnese del bottaio consistente in una lama affilatissima leggermente arcuata, provvista alle estremità di due manici di legno, con la quale si rifiniscono le doghe sul cavalletto; coltello-ruota, utensile usato nelle dentatrici per tagliare gli ingranaggi, a forma di ruota dentata con denti taglienti; c. separatore, in elettrotecnica, dispositivo a forma di lama per aprire o chiudere un circuito ad alta tensione. 4. Coltelli d’acqua, erba acquatica, detta anche scàrgia o stiletti d’acqua (v. stiletto). ◆ Dim. coltellino, raro coltellétto; spreg. coltellùccio; accr. coltellóne; pegg. coltellàccio, anche con accezioni specifiche (v. la voce). TAV.