coltivazione
coltivazióne s. f. [der. di coltivare]. – 1. a. L’attività del coltivare un terreno, o determinate piante, comprendente varie operazioni che vanno dalla preparazione del terreno alla raccolta del prodotto: la c. del fondo; la c. del grano, del tabacco, delle barbabietole; attendere alla c. della terra; e con riguardo al modo del coltivare: c. intensiva, estensiva. b. Luogo, terreno coltivato, e le piante stesse nel loro complesso; usato per lo più nel plur.: una zona con molte e belle c.; campi con estese c. di carciofi; la grandine ha provocato notevoli danni alle coltivazioni. 2. fig. a. Complesso di lavori per l’utilizzazione di materiali naturali (minerali, rocce, ecc.) costituenti cave, miniere e sim.: migliorando il metodo ... della c. delle miniere (Cavour); c. di una salina; c. del petrolio, degli idrocarburi. Con riferimento alle miniere, c. a cielo aperto o a giorno se, trattandosi di materiali affioranti, i lavori possono svilupparsi all’esterno e in tutte le direzioni, in sotterraneo se si tratta di materiali in tutto o in parte approfonditi nel sottosuolo, in modo che si rende necessario raggiungerli o seguirli per mezzo di pozzi e gallerie. b. C. delle perle, serie di procedimenti con cui si riesce a far produrre alle ostriche perlifere perle vere ma ottenute artificialmente, le cosiddette perle coltivate (v. perla). 3. ant. Venerazione, culto: la quale divinità, ovvero deità, nominarono con ogni c., con ogni onore ... esser da venerare (Boccaccio).