comiziare
v. intr. Fare un comizio; con tono ironico, sproloquiare. ◆ Ma è proprio questa l’anima della tv! L’incompetenza. Che porta i cantanti a comiziare, i politici a cucinar risotti, i cuochi a cantare e tutti quanti a far ridere, o piangere, a scelta. (Massimo Gramellini, Stampa, 29 aprile 2001, p. 1, Prima pagina) • Un robespierre di piazza Navona girotondando e comiziando, mi accusò di volere salvare [Silvio] Berlusconi. (Em[anuele] Ma[caluso], Riformista, 23 ottobre 2002, p. 3, Focus) • Arriva in pullman Walter Veltroni nel suo infinito tour pastorale. E [Riccardo] Illy che fa? Si rinchiude nel Palazzo della Regione, ex proprietà del Lloyd Austriaco, appena finito di restaurare in Piazza dell’Unità d’Italia e, sotto i ritratti di Francesco Giuseppe e della principessa Sissi, fa finta che il leader del Pd non sia a comiziare sotto le sue finestre. (Alberto Statera, Repubblica, 4 aprile 2008, p. 10, Politica).
Derivato dal s. m. comizio con l’aggiunta del suffisso -are1.
Già attestato nella Repubblica del 28 giugno 1984, p. 4 (Antonio Del Giudice).