commessura
(ant. commissura) s. f. [dal lat. commissura, der. di committĕre «mettere insieme, unire»]. – 1. Il punto dove due parti si uniscono tra loro, o dove sono congiunte; in senso fig., come sinon. poco com. di connessione e sim.: lessi l’episodio di Sofronia, e mostrai l’intima sua c. col poema (F. De Sanctis). 2. In anatomia: c. labiale, ciascuno dei due angoli formati dall’unione del labbro inferiore col superiore; c. delle palpebre, ciascuno dei due angoli nei quali le palpebre, superiore e inferiore, convergono. In anatomia patologica, c. della valvola mitralica, la saldatura dei margini adiacenti dei due lembi valvolari, nella stenosi della valvola mitralica. 3. Nel sistema nervoso centrale dei vertebrati, qualsiasi formazione di sostanza bianca, a guisa di fascio, banderella o lamina, che attraversando la linea mediana associa due zone, per lo più omologhe, dell’asse cerebro-spinale. 4. In botanica, superficie di unione di due carpelli o di organi simili; è detta anche faccia commissurale.