compartecipazione
compartecipazióne s. f. [dal lat. tardo comparticipatio -onis]. – 1. Il partecipare con altri: c. a (o in) un delitto, a (o in) un’impresa; c. agli utili di una società. 2. a. C. agraria, forma mista di contratto agrario stipulato tra un imprenditore agricolo e un lavoratore (compartecipante) per provvedere alla coltivazione di un terreno, di solito già preparato per le semine: i prodotti e le spese vengono ripartiti secondo determinate proporzioni, e la gestione dell’impresa, a differenza della mezzadria e della colonìa parziaria, spetta al datore di lavoro. Abolita nel 1964, era diffusa nelle zone di pianura emiliane e venete, nelle marcite della Lombardia e del Piemonte, e nei latifondi dell’Italia meridionale. b. C. collettiva, contratto di lavoro con clausola parziaria, che ha lo scopo di diminuire il fenomeno del bracciantato agricolo, cointeressando il lavoratore al risultato produttivo: il datore di lavoro conferisce il fondo, oltre ai fabbricati per i compartecipanti e le scorte vive e morte, mentre i compartecipanti conferiscono il lavoro e i piccoli attrezzi; la metà dei prodotti spettano all’imprenditore, l’altra metà, globalmente, al gruppo dei compartecipanti.