compatibile
compatìbile agg. [der. di compatire]. – 1. Che merita compatimento, cioè indulgenza, giustificazione: sono difetti c. in un ragazzo; è c. per ciò che ha fatto, se si pensa alla sua inesperienza. 2. Che si può accordare con altra cosa, conciliabile: due temperamenti poco c.; la carica di sindaco non è c. con quella di deputato (cfr. il più comune incompatibile). 3. Con sign. più particolari: a. In farmaceutica, di medicamenti che possono essere somministrati fra loro associati in quanto non interferiscono o reagiscono chimicamente o fisicamente o terapeuticamente l’uno con l’altro. b. In botanica, di due o più varietà di alberi da frutto o di altre piante, se, con impollinazione incrociata, danno frutti. c. In matematica: equazione c. con un’altra (o con più altre) è un’equazione che abbia con questa (o con queste) una soluzione comune; sistema c., un sistema di equazioni che ammettono una soluzione comune; condizioni c., condizioni che possono coesistere, senza portare a contraddizioni logiche. d. Nella tecnica della registrazione, della trasmissione e della riproduzione dei suoni, di sistema (discografico, radiofonico, ecc.) stereofonico atto ad essere usato, con effetto monofonico, anche in impianti non stereofonici. Nella tecnica televisiva, è detto c. il sistema di televisione a colori tale che le immagini trasmesse possono essere riprodotte anche dai televisori in bianco e nero. In informatica, due calcolatori si dicono c. se accettano gli stessi supporti dei dati (dischetti, nastri magnetici, ecc.) e gli stessi programmi. ◆ Avv. compatibilménte, in quanto s’accorda, in quanto non sia in contrasto con determinate situazioni o condizioni: si possono concedere permessi compatibilmente con le esigenze di servizio.