compensare
v. tr. [dal lat. compensare, propr. «pesare insieme, uguagliare nel peso», comp. di con- e pensare, intens. di pendĕre «pesare»] (io compènso, ecc.). – 1. Dare a una persona l’equivalente di quanto ha fatto o perduto o sofferto; retribuire, risarcire, indennizzare: c. un operaio per il suo lavoro; c. con denaro, con un sorriso, con un semplice grazie; c. in natura; c. d’un danno patito; c. del disturbo; quella piccola gioia lo compensò di tante amarezze. Con compl. oggetto della cosa per cui si dà il compenso: c. le spese sostenute; c. un lavoro, una collaborazione, un articolo; c. un favore; chi mi compenserà la fatica? 2. Pareggiare, bilanciare, ristabilire l’equilibrio supplendo a un difetto: c. una differenza, una perdita; gli introiti compensano le spese; il suo buon cuore compensa la scarsa intelligenza. In medicina, neutralizzare con un compenso: c. un vizio cardiaco. 3. Negli sport subacquei, con uso assol., eseguire l’atto della compensazione (v.). ◆ Part. pass. compensato, anche come agg. e s. m., con accezioni partic. (v. la voce).