competere
compètere v. intr. [dal lat. competĕre, comp. di con- e petĕre «chiedere, dirigersi», propr. «andare, chiedere insieme»] (manca il part. pass. e perciò anche i tempi comp.). – 1. Gareggiare, concorrere in rivalità con altri, lottare per riuscir superiore: c. per un titolo, per un premio; non state a c. con chi è più forte di voi; non può certo c. con lui, di chi sia notevolmente inferiore per forza, capacità, ecc.; nessuno poteva competere con lei in intelligenza; anche riferito a cose, a produzioni dell’ingegno o dell’industria, ecc.: un articolo, un prodotto, un apparecchio, un dizionario che può c. con i migliori sul mercato. Per estens., tosc., questionare, discutere. 2. Appartenere, spettare: sono riconoscimenti che vi competono; ti pagherò ciò che ti compete; è un titolo che non gli compete; l’altro pretendeva, all’opposto, che quel diritto competesse a lui (Manzoni); anche, non com., con la particella pron.: non si compete a me giudicare di queste cose. In partic., della giurisdizione di un ufficio giudiziario, delle attribuzioni di organi pubblici e sim.: è un processo che compete alla Corte d’assise. ◆ Part. pres. competènte, anche come agg. (v. la voce).