complice
còmplice s. m. e f. e agg. [dal lat. tardo complex -plĭcis, comp. di con- e di una radice *plek- presente in plectĕre «allacciare» e plicare «piegare»; propr. «coinvolto»]. – Chi prende parte, attiva o secondaria, con altri nell’esecuzione di un’azione criminosa o moralmente riprovevole: i c. dell’assassino; avere un c.; uno dei c. ha confessato; come agg.: essere c. nel furto, nel delitto, in una truffa; farsi c. di un’infamia. Con senso attenuato, come sost. o agg.: essere c. in (o farsi c. di) una banda, uno scherzo. Fig., riferito a cosa o fatto o situazione che favorisce un’impresa, un comportamento, ecc., spec. a proposito di sottili intese affettive: le ombre della notte sono c. di tanti delitti; la luna è c. degli innamorati; un atteggiamento, uno sguardo complice.