compromettere
comprométtere v. tr. [dal lat. compromittĕre, comp. di con- e promittĕre «promettere»; nel sign. 2 è ricalcato sul fr. compromettre] (coniug. come mettere). – 1. ant. Deferire al giudizio di un arbitro la soluzione di una controversia: c. in qualcuno una questione, una lite; in ultimo si compromessono tutte le differenze nel Duca di Ferrara (Guicciardini); rifl. recipr., compromettersi, rimettersi a un arbitro, fare un compromesso. 2. Mettere a rischio, a repentaglio, mettere in pericolo: c. la dignità, l’onore, la reputazione, propria o d’altri; c. il buon andamento dell’azienda; per non c. la pace in famiglia; non si doveva a patto veruno c. la libertà (B. Segni); c. una persona, danneggiarne la reputazione, metterla nei guai: ha compromesso quella povera ragazza; anche rifl.: non voglio compromettermi con voi; taccio per non compromettermi; non ha voluto compromettersi nella denuncia. ◆ Part. pres. compromettènte, anche come agg., nel sign. 2: è una situazione compromettente; anche in funzione di predicato con valore neutro: sarebbe compromettente impicciarsi di simili faccende. ◆ Part. pass. compromésso, anche come agg. (v. compromesso1).