computerdipendente
(computer-dipendente), s. m. e f. e agg. Chi o che non può fare a meno del computer, di utilizzare le risorse dell’informatica. ◆ I timori del «baco del millennium» (possibili blackout causati dall’incapacità dei computer di leggere correttamente il cambio di data dal ’99 al 2000), secondo alcuni osservatori, potrebbero avere un impatto particolarmente negativo sui Paesi emergenti. «Sono preoccupazioni immotivate -- ribatte [Mark] Mobius --. Da una parte questi Paesi sono meno computer-dipendenti di quelli sviluppati, dall’altra sono più abituati alle crisi e a gestire le emergenze». (Maria Teresa Cometto, Corriere della sera, 1° novembre 1999, p. 11) • Il ragazzino lascia per ultimo il pacchetto di nonna Almira e ci rimane nel trovarci dentro una preziosa stilografica di madreperla rosata: cosa può farsene, un computerdipendente come lui? Invece no, perché quella penna si mette a scrivere anche senza inchiostro e quel che scrive poi succede. (Ferdinando Albertazzi, Stampa, 20 agosto 2005, Tuttolibri, p. 8) • «Adesso ci seguono quotidianamente circa duecentomila persone per l’intera durata del programma. Appartengono a una fascia culturale medio-alta, composta da insegnanti, da neo-laureati che lavorano saltuariamente nell’editoria, traducono, collaborano a giornali e riviste. Abbiamo anche altri tipi di ascoltatori, più impazienti e distratti: automobilisti imprigionati nel traffico, massaie intente a sfaccendare, computer-dipendenti che tengono la radio accesa mentre navigano in internet. È un target molto variato, composto più da donne che da uomini» [Marino Sinibaldi intervistato da Antonio Debenedetti]. (Mattino, 8 dicembre 2007, p. 21, Cultura).
Composto dal s. m. inv. computer, di origine ingl., e dal p. pres., s. m. e f. e agg. dipendente.
Già attestato nella Repubblica del 16 settembre 1986, p. 5, nella variante grafica computer-dipendente.