conciso
conciṡo agg. e s. m. [dal lat. concisus, part. pass. di concīdĕre «spezzare», comp. di con- e caedĕre «tagliare»]. – 1. agg. Breve, stringato, senza prolissità nell’espressione e nell’esposizione, detto dello stile, del modo di esprimersi di chi parla o scrive, e anche della persona stessa: lo stile del Machiavelli è c. senza mai essere oscuro; Tacito è uno scrittore c.; rispondi con precisione e cerca di essere conciso; questa prosa, asciutta, precisa e concisa, tutta pensiero e tutta cose (F. De Sanctis). 2. s. m. Volume di consultazione, spec. dizionario e sim., che raccoglie in un limitato numero di pagine una grande massa di informazioni o anche il contenuto di un’opera maggiore e più dettagliata. ◆ Avv. conciṡaménte, con concisione, con brevità espressiva: parlare, scrivere, riferire concisamente.