concorde
concòrde agg. [dal lat. concors -ordis, comp. di con- e cor cordis «cuore»]. – 1. a. Per lo più al plur., o riferito a collettività, gruppi e sim., che hanno i medesimi sentimenti, tra cui c’è accordo, conformità di voleri, sia in senso assoluto, sia relativamente a determinate situazioni o decisioni: fratelli, amici pienamente c.; una famiglia c., una città c.; i lombardi Son concordi, serrati a una lega (Berchet); e specificando: gli assediati furono c. nel respingere le proposte di resa; l’opinione pubblica è stata c. nel condannare l’operato del governo. Per estens., di persone o loro espressioni tra cui c’è unità e identità di opinione, di giudizio: i testimoni sono stati c. nella versione dell’episodio; le fonti storiche sono tutte c. nel riferire i fatti; la critica è c. nel giudicare molto positivamente il film. b. Uguale, conforme, riferito a sentimenti, voleri, opinioni e sim. c. estens. Armonicamente fuso con altri, riferito a un canto, a un insieme di voci, al suono di più strumenti. d. Simultaneo, sincrono: un’azione c.; atti c.; movimenti c.; camminavano con passo c. e cadenzato. 2. In matematica, linee c., vettori c., paralleli e aventi uguale verso; segno c., quello di due numeri relativi che hanno segno uguale fra loro. ◆ Avv. concordeménte, di comune accordo, all’unanimità: decidere, scegliere concordemente.