condominio
condomìnio s. m. [dal lat. mod. condominium, comp. del lat. con- e dominium «dominio»]. – Diritto di proprietà comune a più persone, comproprietà. In partic., c. degli edifici, istituto giuridico per cui più soggetti, accanto alla proprietà spettante singolarmente a ciascuno sul proprio piano o sulla propria porzione di piano, hanno la comproprietà su alcune parti comuni dell’edificio, quali il suolo, le fondamenta, i muri maestri, i tetti, le scale, i cortili, i locali per la portineria, ecc.: palazzo in c.; regolamento di c.; spese di c., le spese inerenti alla conservazione, manutenzione e uso delle parti comuni della proprietà (anche con uso assol.: rata di c.; pagare il c., cioè le spese di condominio). Con sign. concr., l’edificio stesso oggetto di condominio: abitare in un c.; un lussuoso c.; talvolta, anche, l’insieme dei condòmini: l’assemblea del condominio. Per analogia, c. internazionale, situazione eccezionale nella quale si trova un territorio sottoposto alla sovranità di due o più stati, ciascuno dei quali deve ammettere che l’altro, o gli altri, concorrano nell’esercizio della sovranità stessa; per es., il condominio russo-nipponico sull’isola di Sachalin (1875-1945), quello fra Germania, Gran Bretagna e gli Stati Uniti d’America su Samoa (dal 1889 al 1899), quello anglo-egiziano sul Sudan (dal 1899 al 1956), ecc.