conduttore
conduttóre s. m. e agg. (f. -trice) [dal lat. conductor -oris, der. di conducĕre «condurre»]. – 1. Chi o che conduce, nel sign. fondamentale del verbo: la giustizia conduttrice del coro delle virtù morali (D. Bartoli). In partic., filo c., elemento che guida, che aiuta in una ricerca: quell’indizio fu il filo c. che portò alla scoperta del colpevole; o l’argomento principale, la successione dei fatti o dei ragionamenti nel loro logico sviluppo: il filo c. di un racconto, di un’azione scenica, di un film (con sign. affine, anche motivo c.); romanzo privo di un filo c.; una trattazione discontinua, che non segue nessun filo conduttore. Con riferimento a persona e in senso specifico: a. Chi guida un veicolo: il c. [del barroccio] salutò i tre aspettati, li fece salire (Manzoni); anche di un veicolo in servizio pubblico: il c. del filobus, del tram (ma più com. conducente o manovratore). b. Nella classificazione professionale, chi è addetto a sorvegliare il funzionamento di apparecchi chimici inerenti a diverse fabbricazioni, e le reazioni che vi si svolgono; chi provvede alla conduzione, all’alimentazione e al controllo dei generatori di vapore o di calore; chi è autorizzato al comando di piccole navi per traffici locali o per pesca costiera. c. C. del treno, agente del personale viaggiante che presta servizio sui treni viaggiatori e ha il compito di controllare i biglietti dei viaggiatori, ecc.; c. dei vagoni letto, l’agente della Compagnia internazionale responsabile della vettura letto. d. C. di un albergo, di un ristorante, di un caffè e sim., chi dirige e sorveglia l’andamento dell’esercizio, gestore. e. In spettacoli televisivi o radiofonici, chi ha l’incarico di guidare le varie parti di una trasmissione, presentando e intrattenendo gli ospiti e coordinando tra loro gli interventi e i numeri dello spettacolo (con termine ingl., anchorman). f. ant. Comandante di milizie, condottiero: Aminadab, c. e mariscalco del re David (Novellino). 2. a. Nel contratto di locazione, il soggetto che ha diritto al godimento della cosa locata; affittuario. b. ant. Appaltatore di entrate pubbliche. 3. Riferito a cose: a. In fisica, detto di corpo che permette il passaggio del calore, di una corrente elettrica, di un suono o di qualsiasi altra forma di energia (in contrapp. a isolante o coibente). In partic., in elettrologia, qualunque sostanza dotata di alta conduttività o, il che è lo stesso, di bassa resistività, e che quindi permette il passaggio di una corrente elettrica di conduzione (sono conduttori i metalli in genere, alcuni ossidi e solfuri metallici, gli acidi, ecc.); si distinguono c. simmetrici e c. asimmetrici, a seconda che conducano la corrente in entrambi i versi, oppure più facilmente in un verso che nel verso opposto; c. elettronici e c. ionici, a seconda che la corrente sia costituita rispettivam. dal moto di elettroni (come nel caso dei conduttori metallici) o di ioni (come nel caso dei conduttori aeriformi e di quelli elettrolitici). In elettrotecnica, elemento di collegamento tra i varî elementi circuitali, costituito, in genere, da sbarre o fili metallici. Con accezione specifica, quasi conduttore, sinon. di quasi metallico (v. metallico, n. 2). b. In botanica, tessuto c., il tessuto che serve al trasporto dell’acqua contenente in soluzione sali inorganici o sostanze organiche; nel pistillo, il tessuto formato da cellule ricche di materiali nutritizî, che serve a nutrire e guidare il tubetto pollinico; fascio c., di una foglia, lo stesso che fascio fibrovascolare, o nervo. 4. Nella marina militare, cacciatorpediniere di una flottiglia, o nave più grande, su cui è imbarcato il comando di flottiglia (è perciò detto anche capoflottiglia). 5. Nello sport della vela, tipo di bigotta che, se munito di pulegge, viene fissato alle sartie servendo di guida alle scotte o ad altre manovre correnti.