confidente
confidènte agg. e s. m. e f. [dal lat. confidens -entis, part. pres. di confidĕre «confidare in qualcuno, aver fiducia», e come agg. «coraggioso, sfacciato»]. – 1. agg. a. Che confida, fiducioso; per lo più con uso assol.: con animo c.; la sua c. attesa; in fronte La gioia ti splendea, splendea negli occhi Quel c. immaginar (Leopardi); meno com. seguito da in: c. nelle proprie forze; c. nella bontà del giudice. b. Baldanzoso, sicuro di sé: Tempra de’ baldi giovani Il c. ingegno (Manzoni). 2. s. m. e f. a. Persona a cui si confidano i proprî segreti: è il suo confidente. Raro con questo sign. l’agg.: agli amici miei più c. (Redi). b. Nel dramma classico, personaggio che appare accanto al protagonista per dar modo a questo di rendere noti al pubblico l’antefatto, i sentimenti intimi, i propositi, ecc., senza ricorrere al soliloquio. c. C. della polizia (o semplicem. confidente), informatore della polizia, spia. ◆ Avv., letter., confidenteménte, fiduciosamente, con fiducia: noi, già tuoi nimici, vegnamo ora confidentemente a supplicare gli aiuti tuoi (Machiavelli).