confondere
confóndere v. tr. [lat. confŭndĕre, comp. di con- e fŭndĕre «versare»] (coniug. come fondere). – 1. Mescolare insieme in modo disordinato, riunire cose che dovrebbero stare separate: chi m’ha confuso questi fogli?; la Chiesa di Roma, Per c. in sé due reggimenti [il potere spirituale e quello temporale], Cade nel fango, e sé brutta e la soma (Dante); la ... tirannia e l’ignoranza, che confondono i vocaboli e le idee più chiare (Beccaria); cerca di non confonderti con quella brutta gente. 2. Scambiare, prendere una cosa o una persona per un’altra, sia per abbaglio, sia per la somiglianza esistente fra loro, o per altri motivi: mi deve aver confuso con un mio collega; tu confondi il teorema di Euclide con quello di Pitagora; i due gemelli sono così somiglianti, che si confondono facilmente; c. i nomi, le date; c. i colori, non saperli distinguere; anche assol.: tu confondi, il fatto avvenne nel 1911. 3. a. Turbare, offuscare (della mente), abbagliare (della vista): tutto questo chiasso mi confonde le idee (pop., mi confonde la testa); la troppa luce mi confonde gli occhi. b. Riferito a persona, far perdere il filo delle idee, del discorso: m’hai confuso con la tua interruzione; non mi c., vedi che sto scrivendo. c. Mettere in imbarazzo: lo confonde con tutte quelle domande; tu mi confondi con tante premure; e per complimento, quando qualcuno fa delle gentilezze: via, lei mi confonde! In una discussione, mettere con i proprî argomenti l’avversario al punto di non sapere replicare: ha addotto mille ragioni per cercare di confondermi; per estens., avvilire, abbassare o abbattere: sapremo c. i nostri calunniatori; Iddio confonde l’orgoglio dei malvagi. d. Riempire di turbamento: Dinanzi a la pietà d’i due cognati, Che di trestizia tutto mi confuse (Dante). Nel linguaggio eccles. e mistico, mortificare, umiliare: Dio conosce i miei mancamenti, e quello che ne conosco anch’io, basta a confondermi (Manzoni). 4. intr. pron. a. Mescolarsi: ho posato le carte sul tavolo e si sono confuse con quelle del mazzo; si confuse tra la folla; divenire indistinto: le persone si confondono nella nebbia; gli alberi si confondevano in lontananza; in senso fig.: sono ricordi che si confondono nella mia memoria. b. Imbrogliarsi nel discorso, perdere il filo: a un tratto si è confuso e ha stentato a riprendersi. 5. rifl., tosc. Curarsi, darsi pensiero, interessarsi, spec. di persone e cose che non meritano o non si ritiene che meritino interessamento, quindi anche perder tempo con qualcuno o in qualche cosa: gli affari gli vanno male, tuttavia lui non si confonde; non ti confondere a cercar la matita, la troveremo più tardi; si confonde troppo con il gioco. In espressioni di cortesia, di uso ormai raro l’espressione non si confonda!, non s’incomodi! (oppure: non faccia complimenti!). ◆ Part. pass. confuṡo, anche come agg. (v. la voce).