confondere /kon'fondere/ [lat. confundĕre, der. di fundĕre "versare", col pref. con-] (coniug. come fondere). - ■ v. tr. 1. [mettere insieme in modo disordinato: c. i documenti] ≈ disordinare, imbrogliare, ingarbugliare, mescolare, mettere sottosopra, rimescolare, rimestare, scompaginare, scompigliare. ↔ ordinare, rassettare, riordinare, risistemare, sistemare. 2. [prendere una cosa o una persona per un'altra, con la prep. con del secondo arg.: c. due date (o c. una data con un'altra)] ≈ scambiare. ‖ sbagliare. ↔ distinguere, riconoscere. ‖ azzeccare, indovinare. 3. a. [rendere indistinto, meno chiaro: c. le idee] ≈ annebbiare, appannare, offuscare. b. [far perdere il filo del ragionamento o del discorso: con la tua interruzione mi hai confuso] ≈ deconcentrare, disorientare, distrarre. c. [mettere in uno stato di disagio, di turbamento: mi confondi con tutti questi complimenti] ≈ imbarazzare, mettere in imbarazzo. ↑ turbare. ■ confondersi v. intr. pron. 1. [mettersi in mezzo ad altri, spec. per non farsi riconoscere: il ladro si confuse tra la folla] ≈ mescolarsi, mischiarsi, nascondersi. ↔ distinguersi, spiccare. 2. [divenire vago, indistinto: ricordi che si confondono nella memoria] ≈ dissolversi, sfumare. 3. a. [provare turbamento: a quella vista si confuse] ≈ disorientarsi, imbarazzarsi, smarrirsi. ↑ turbarsi. b. [non riuscire più a seguire lo sviluppo logico del ragionamento o del discorso: con tutte quelle domande mi sono confuso] ≈ imbrogliarsi, impappinarsi, perdere il filo. ↔ riprendersi. c. [commettere un errore: c. nel dare il resto] ≈ fare confusione, sbagliare, sbagliarsi. ↔ azzeccare, indovinare.