conforme
confórme agg. e avv. [dal lat. tardo conformis «di forma uguale», comp. di con- e forma «forma»]. – 1. agg. a. Che ha forma uguale o simile: riproduzione plastica in tutto c. al vero; ritratto poco c. al modello; copia c., nel linguaggio amministr., copia che riproduce esattamente l’originale. b. fig. Che concorda, corrispondente: le sue azioni non sono c. ai principî che sostiene; caratteri c.; Dolce paese, onde portai conforme L’abito fiero e lo sdegnoso canto (Carducci). Nel linguaggio giur., doppia c., espressione ellittica con cui si designano due sentenze che, nello stesso giudizio, pronuncino nell’identico modo; l’istituto ha applicazione nelle cause matrimoniali dinanzi ai tribunali ecclesiastici, nelle quali la nullità o la validità del vincolo si considera definitiva solo dopo che sia intervenuta una doppia conforme. Per estens., che è fatto o compiuto nel modo prescritto: un comportamento, una prassi, un procedimento c., o non c., o poco c., alla norma (giuridica o d’altra natura), alla consuetudine, ai regolamenti. 2. agg. In matematica, si dice conforme (o anche isogona o isogonale) una rappresentazione biunivoca e bicontinua di una superficie su un’altra, se fa corrispondere a ogni coppia di curve della prima superficie una coppia di curve della seconda formanti uguale angolo. 3. avv., non com. In modo corrispondente, in ossequio o in conformità di, con la prep. a: ho agito c. ai tuoi desideri. Ormai raro l’uso assol., in risposte: Pensi di accettare o di rifiutare? – Conforme (cioè: secondo il caso). 4. Come cong., disus., secondo che: la seduta s’è svolta c. risulta dal verbale; bisogna ... che faccian le cose conforme dicon le gride (Manzoni). ◆ Avv. conformeménte, in modo conforme, in conformità: agire conformemente alle proprie idee.