confrontare
v. tr. [dal lat. mediev. confrontare, der. del lat. frons -ontis «fronte»] (io confrónto, ecc.). – 1. a. Mettere di fronte persone o cose, per conoscerne la somiglianza, le affinità, le differenze: c. una copia con l’originale; c. due manoscritti per vedere se concordano; c. due calligrafie. In diritto penale, porre in contraddittorio due o più soggetti del processo per cercare di stabilire la verità fra le dichiarazioni contrastanti rese dagli stessi. b. Con uso più recente, c. le proprie opinioni, i proprî punti di vista, le proprie tesi, in un dibattito fra due o più oppositori, metterle a confronto per rilevare somiglianze e divergenze, per saggiarne la validità, con il proposito di giungere a un accordo, a una soluzione, o comunque a un risultato positivo. Con sign. analogo anche il rifl. o rifl. reciproco confrontarsi, riferito a due o più parti in contrasto che, in un dibattito politico, sindacale, culturale, espongono e sostengono ciascuna le proprie tesi, cercando di farle prevalere su quelle dell’avversario o di trovare comunque una soluzione soddisfacente: la giunta dovrebbe avere l’umiltà di confrontarsi con i cittadini; i congressisti si sono confrontati su numerosi argomenti. c. In competizioni atletiche o sportive, confrontarsi, entrare in gara per misurarsi con l’avversario e conquistare la vittoria: i due pugili si confronteranno sabato sera al Palazzo dello Sport. 2. estens. Vedere, esaminare una cosa (sottintendendo in genere il confronto con un altro termine più o meno definito): confrontate i nostri prezzi; se la letteratura ha un senso, lo ha solo se si confronta con le cose essenziali che ci riguardano (Giuseppe Pontiggia). In opere di studio e di consultazione, confronta (abbreviato in cfr. o cf., che sono più propriam. le abbreviazioni del latino confer) precede la citazione di passi o parole che si vogliono comunque richiamare, o rinvia ad altri luoghi dell’opera stessa o di un’opera diversa. 3. In matematica, uguagliare due espressioni algebriche, spec. nella risoluzione di sistemi di equazioni a più incognite. Con uso intr., non com., essere conforme, corrispondente: il ritratto confronta poco col modello; i calcoli di questo autore son tali, che nessuno confronta con un altro (Galilei).