congettura
(ant. conghiettura e coniettura) s. f. [dal lat. coniectura, der. di coniectus, part. pass. di conicĕre «gettare; congetturare», comp. di con- e iacĕre «gettare»]. – 1. Supposizione, giudizio fondato su indizî o apparenze probabili: fare congetture; arrischiare, azzardare, avventurare una c.; basarsi su congetture; c. attendibile, fantastica; non ci sono prove sicure, ma solo vaghe c.; tutto ciò, dico, sia detto per conghiettura (G. Gozzi). In partic., nella critica testuale, ricostruzione ipotetica della lezione originaria, o correzione di un errore o di un’anomalia presumibilmente non voluta dall’autore, là dove la tradizione, manoscritta o a stampa, non suggerisce un testo accettabile; anche, la parola o le frasi in cui tale ipotesi si concreta. 2. In matematica, proposizione dimostrata vera in taluni casi, della quale non si sia riusciti a dimostrare la falsità in nessun caso e che perciò si presume vera in ogni caso.