coniugare
v. tr. [dal lat. coniugare «congiungere, unire», comp. di con- e iugare «aggiogare», der. di iugum «giogo»] (io còniugo, tu còniughi, ecc.). – 1. Unire in matrimonio; è usato quasi soltanto nel rifl. coniugarsi (congiungersi in matrimonio), spec. nei tempi composti. 2. In grammatica, enunciare ordinatamente la serie delle forme di un verbo nei varî tempi e modi, o solo in qualcuno di questi: c. per iscritto tutto il verbo «correre»; c. il presente, l’imperfetto, l’indicativo, il condizionale, ecc. di un verbo; nell’intr. pron., coniugarsi, avere una determinata flessione: il verbo «fare» si coniuga irregolarmente; i verbi «andare» e «venire» si coniugano con l’ausiliare «essere». 3. fig. Far coesistere, conciliare: c. il profitto con l’utile sociale. ◆ Part. pass. coniugato, usato come agg. con sign. specifici (v. la voce).